1985 - nato a 1958 santiago (chile), cresciuto a santiago, roma (italie) monaco (allemagne)
1978 - studio della piturra all' accademia di belle arti di karlsruhe (allemagne)
1985 - da prof. kalinowski e sede fribourgo da prof. dreher, "meisterschuler" di prof. dreher
1989 - 90 grant: school of art at the university of michigan, ann-arbor, usa
1995 - 2000 vive e lavora a ravenna, italy
2000 - 2001 vive e lavora a karlsruhe, germany
2002 - vive e lavora a freibourg, germany
I lavori di matthias bieler sono degli esemplari "mixed media", collocati a parete ma apertamente evocanti la tridimensione.
dopo una serie di esperienze centrate sull'uso costante del rilievo visto come sintonico alle perfette sfaccettature del cristallo, simbolo di purezza formale e sull'uso di tecniche diverse, esempio di come linguaggi antitetici possano ispirare parallele visioni del mondo, l'artista è approdato ad un rigore compositivo asciutto ed efficace, in cui si alternano, con preciso senso dell'equilibrio e del ritmo, inserti oggettuali e riporti fotografici ottenuti con particolare tecnica proiettiva, ad indicare la simbiosi tra oggetti decontestualizzati ed apparentemente inconsapevoli nel loro totale antinaturalismo e l'occhio dell'artista che, con la fotografia in bianco e nero, ricerca inquadrature di funzionali architetture umane, quale sia il loro contesto, dalla scala a chiocciola, all' architetture rinascimentale, alle barriere frangiflutti che caratterizzano il paesaggio costiero della riviera adriatica, ovvero della terra dove biehler vive nei suoi frequenti soggiorni italiani.
a questi soggetti si abbinano analogamente segmentati, getti di cemento che riproducono tombini od altri fra menti di mondo generalmente non considerato che, invece, cosi disposto, rivela tutt'altra significanza, un rigore geometrico da architettura naturale tale da armonizzarsi appieno con un' immagine fortemente cercata, abilmente estrapolata dal paesaggio quotidiano. sembra essere, quella di ca dell'artista di ritrovare poesia laddove questa pare assente, di ricostruire un tutto organico a partire dal frammento, di conciliare, in forma narrativa ed altamente simbolica, ordine e disordine.
eduardo di mauro